venerdì 13 giugno 2008

I fotografi per la Littizzetto

(...)da un po' di anni a questa parte è partito sto delirio delle foto. Una volta il fotografo faceva un tot di foto sempre uguali. L'uscita dall'Alfetta, l'entrata in chiesa conl o strascico a braccetto del padre pettinato come Mal, lo scambio tremolante delle fedi, gli sposi con la lingua di fuori a prendere l'ostia e poi l'uscita con il lancio del riso pacchetto compreso.
E poi gli scatti sul sagrato. I parenti di lui. Quelli di lei. I testimoni. Gli sfigati che non rientrano in nessuna categoria e alla fine il taglio della torta e il brindisi con i gomiti incrociati. Fine. Una presenza discreta quella del fotografo, che ogni tanto sbucava per poi ritornare nell'ombra.

Adesso il fotografo è una rottura di palle infinita. Uno spaccamaroni micidiale. Un flagello continuo. Come avere un ratto nelle mutande. Fosse per lui comincerebbe a fotografarti un anno prima. Sadico. Rapisce gli sposi appena dopo l'uscita dalla chiesa e li tiene in ostaggio per minimo due ore. Li schiaffa nei parchi pubblici tra le cacche dei doberman a far finta di guardarsi con l'occhio languido mentre loro lottano disperati contro la cecagna e il calo di adrenalina. Gli invitati nel frattempo, al ristorante, imprecano come angeli dannati gonfiandosi di grissini per placare i morsi della fame, i bambini danno i numeri e vengono battuti come tappeti persiani mentre le fighette lottano con le acconciature che lentamente ma inesorabilmente cominciano a sderenarsi.

Alla fine gli sposi arrivano alle tre del pomeriggio e tutti, indistintamente, li odiano.(...).

Negli ultimi tempi in più è scattata anche la perversione del back stage. Il dietro le quinte. I rumori fuori scena. E lì l'occhio indiscreto del grande fratello non si risparmia per nulla e riprende di tutto.

La sposa che fa 500 pipì prima di vestirsi, lo sposo che per ingannare l'attesa si taglia le unghie dei piedi, la sorella di lei ingrassata di 20 chili che spacca la cerniera del tailleur, il padre di lui che beve il bicarbonato perché non ha digerito la trippa della sera prima, la madre di lei in tipica isteria post mestruale e la testimone di lui vestita da trans e pettinata come Caparezza.Ma io michiedo: Perché?




1 commento:

Umberto Romaniello ha detto...

Obiettivamente (mai termine fu più azzeccato per un fotografo!) non posso che confermare tutto quello che hai detto.
Io, poi, mi chiedo: che cacchio li fanno a fare gli obbiettivi mastodontici che si portano sempre "dietro" i fotografi, se poi te li vedi sempre appiccicati addosso agli sposi a fotografare il prutusino nelle orecchie.
Voglio spezzare una lancia in testa a Mariano: Mariano Russo non è così!! E' stato il mio fotografo nuziale e, sinceramente, non lo abbiamo quasi mai visto. Discreto, preparato, preciso e puntuale, forse un pò carente in storia ma il ragazzo si impegna, è volenteroso e sono sicuro che se studia di più può tranquillamente passare gli scrutini di giugno.
A parte gli scherzi, tranne che per le foto di rito, non lo abbiamo mai visto. Eppure, alla fine, ci ha riempito di foto di cui manco ci eravamo resi conto.
Perciò che dire, a parte il caffè pagato per almeno una quindicina di giorni, non mi resta che cantare: VIVA MARIANO IL FOTOGRAFO ALLA MANO, TALMENTE DISCRETO DA FOTOGRAFARTI IN SEGRETO. NESSUN RISCATTO I PARENTI DOVRAN DARE ...
CERTO PURE LO DOVRETE PAGARE!!


Fatti un giro sul mio blog, ci sono delle vignette con cui ho partecipato ad un concorso sul Corriere della Sera. VOTALE!!!!
Ciao